Di seguito l’intervista al Prof. Salvatore Matta, Coordinatore didattico Liceo Made in Italy, per il libro “A Scuola di Talento. Guida per Studenti e Genitori Disorientati” edito da Pacini Editore in collaboraizone con Excellentia Academy
Innovare valorizzando il territorio
Il Liceo Made in Italy ha un bienno simile agli altri licei, ma si contraddistingue per una spiccata componente artistica e una forte impronta di diritto legato ai mercati internazionali, oltre che per la doppia lingua straniera. Io lo definirei come
un liceo economico-giuridico, che si prende la responsabilità di rispondere a delle professionalità legate, per esempio, alla logistica e all’organizzazione di eventi legati al territorio.
Il Made in Italy è l’arte del fare: questo liceo amalgama una componente teorica a una più pratica. Il Ministero non ha ancora definito l’offerta formativa del triennio, che dovrebbe concentrarsi sulla conoscenza del territorio e sulle analisi del
mercato. Noi lavoriamo molto con altre realtà scolastiche e lavorative, che vorremmo coinvolgere nella proposta accademica per dare un nostro taglio personale a questo liceo. Docenti provenienti dal mondo dell’impresa possono impostare le lezioni in modo che rispettino le richieste del mercato e rispettino certi standard di aggiornamento.
Aderiamo a questa sperimentazione perché è un’offerta nuova e diversa. Si tratta di una possibilità di impostazione scolastica che, proprio perché nascente e ancora non strutturata, si apre all’innovazione. Si formerà una classe dirigente
che conosce, riconosce e tutela le eccellenze italiane nel mondo, diventandone vera ambasciatrice. Si approfondirà la conoscenza del nostro paese a livello economico: l’economia è lavoro, è impresa e produzione concreta, non si tratta di nozioni puramente teoriche.
Tanti ragazzi anche molto giovani nutrono un interesse nel mercato e nell’impresa, e lo dimostrano le adesioni che abbiamo ricevuto finora, e l’anno scolastico sarà la messa in prova di questo progetto. Altro focus
di questo liceo è chiaramente la cultura artistica, che non si limita allo studio di storia dell’arte, perchè l’arte italiana opera a trecentosessanta gradi. La produzione del vino, l’artigianato, l’organizzazione di eventi culturali sono solo esempi di ciò che consideriamo arte italiana, che oltretutto garantisce lavoro.
La multiculturalità è una risorsa fondamentale per il Made in Italy, i cui prodotti si rivolgono a tutto il mondo e coinvolgono tutte le etnie: l’integrazione è una nostra regola e anche un nostro obiettivo, un liceo del genere non può che rivolgersi a questi orizzonti di apertura. Io ho conoscenza diretta dei ragazzi attraverso l’insegnamento di storia dell’arte e matematica, due poli opposti che mi permettono una panoramica ampia. I ragazzi di adesso hanno difficoltà tanto in ambito scientifico quanto in ambito artistico: del primo non riescono a capire le applicazioni pratiche e patiscono la difficoltà delle materie; del secondo soffrono la noia e non sanno ammirare la bellezza. In entrambi i casi manca la pragmaticità , la capacità di applicare ciò che si studia, quindi la lungimiranza.
Per i giovani è difficile scegliere, e parlo anche della scelta delle superiori: ipotecare il proprio futuro è una richiesta spropositata per un ragazzo di terza media. Le famiglie possono cogliere le propensioni dei ragazzi e guidarli alla scoperta di se stessi, e i più piccoli devono imparare ad ascoltarsi. Se c’è una scintilla, per quanto minima, vale la pena seguirla. Rendere piacevole un obbligo come la scuola è il dovere minimo che studenti – e insegnanti – devono provare a compiere. Anche per questo nasce il liceo del Made in Italy: valorizzare il nostro capitale umano, i giovani, fornendo loro una nuova possibilità .
Qui un estratto dal libro.
Di seguito il link alla versione integrale sul sito della casa editrice: https://www.pacinieditore.it/prodotto/scuola-talento-guida-studenti-genitori-disorientati/.